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Channel: L'Ammiraglia Rosa » Team di RCS Sport
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CAMBIAMENTI IN CORSA…SULLE STRADE DEL GIRO

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Mancano pochi giorni all’avvio della Corsa Rosa da Napoli il 4 maggio e anche il Giro ha dovuto fare i conti con il maltempo che ha imperversato sull’intera penisola per mesi consecutivi fino a pochi giorni fa. Frane, smottamenti e altri dissesti stanno creando in questi giorni seri problemi alla vita quotidiana di gran parte degli italiani e con le dovute proporzioni hanno creato problemi anche al percorso del Giro d’Italia 2013.

In particolare le piogge cadute incessanti sul Cilento hanno determinato una quantità considerevole di frane e piccoli smottamenti che hanno interessato in più punti la tappa n. 3 Sorrento – Marina di Ascea. Grazie all’impegno e alla buona volontà di tutti gli enti territoriali coinvolti, gran parte di questi danni sono stati già riparati o lo saranno completamente al giorno della tappa. Purtroppo una parte della strada tra Mercato Cilento e Velina versa ancora in condizioni che rendono impossibile il transito della corsa con i dovuti margini di sicurezza. Pertanto, cercando di restare nel chilometraggio è stato sostituito il primo GPM di Mercato Cilento con San Mauro Cilento, salita dura, ostica che farà selezione e manterrà intatto il significato tecnico della tappa.

Quinta tappa, altre piogge. Le precipitazioni intense hanno lesionato un ponte nei pressi di Mongrassano Stazione e fatto franare un tratto di strada provinciale nei pressi di Tarsia oltre ad altri dissesti minori lungo l’intero percorso. Il ponte non sarà certamente agibile in maggio e neppure la provinciale tra Tarsia e Spezzano Albanese. Anche in questo caso è stato necessario modificare il percorso evitando i tratti impraticabili senza comunque intaccare la logica tecnica del percorso.

Una piccola modifica anche nella settima tappa, sempre per cause di forza maggiore, il piano viabile nel tratto attorno a Guardiagrele non è stato giudicato più idoneo al transito della corsa, né è stato possibile garantirne il ripristino entro i primi di maggio. Per questo motivo da Guardiagrele ci si dirigerà direttamente verso Fara Filiorum Petri per poi ritrovare il percorso “originale”

Un discorso a parte per Firenze. in occasione dei Mondiali in Italia a settembre, il Giro aveva presentato una tappa da concludere con una tornata del circuito mondiale. Purtroppo la situazione economica globale e le pessime condizioni meteo hanno determinato un accavallarsi di situazioni tali che al passaggio della tappa Sansepolcro – Firenze molti dei cantieri dei campionati del mondo saranno ancora aperti, al punto da obbligare il Giro a transitare solo parzialmente sulle strade del Mondiale e a concludersi in Piazzale Michelangelo al termine di un breve, ma semplice, strappetto.

Non ci sono solo frane e dissesti, c’è anche il pubblico sulle strade che con il suo calore segue ogni anno la Corsa Rosa e perciò la prima tappa a Napoli ha subito una miglioria: il circuito di Napoli è stato modificato, rispetto alla presentazione in accordo con l’amministrazione partenopea. Questo per  permettere una migliore fruizione al pubblico (presente e televisivo). Inserendo un circuito corto da ripetere più volte come seconda parte della tappa si è voluta permettere al pubblico la visione affascinante dei passaggi del gruppo velocissimo con il suo caratteristico ticchettio di catene e il sibilo dello spostamento d’aria.

Così per questo motivo, anche a Margherita di Savoia il “circuito delle saline” è stato raddoppiato con un secondo giro lungo i bacini di evaporazione della località pugliese.

È importante anche ricordare che molte amministrazioni effettuano i lavori – che resteranno alla comunità dopo il passaggio del Giro – molto a ridosso della corsa, sia perché ci sono tempi e procedure da rispettare per lavori pubblici sia per non rischiare che ulteriori fenomeni atmosferici possano render inutile (e sprecato) un lavoro già terminato. A un mese dalla corsa è molto facile che diversi tratti di percorso debbano ancora essere sistemati e trarre in inganno, ma non c’è da temere.

Altre piccole variazioni di percorso hanno interessato diverse tappe. Si tratta sempre di piccoli cambi di transito all’interno degli abitati per permettere una migliore fruizione dello “spettacolo Giro”, per un maggiore margine di sicurezza per i ciclisti, per un adeguamento a lavori in corso impiantati negli ultimi giorni o per esigenze particolari delle comunità attraversate.

In sintesi abbiamo apportato e apporteremo piccole o grandi modifiche, seguendo la “stella polare” della sicurezza dei ciclisti prima di tutto e così cambia il chilometraggio, ma non cambia il Giro.

Mauro Vegni, Direttore Operativo Ciclismo Rcs Sport

 


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